Alpine A110 1600 SI/SC Berlinette 140 cv (1976 ) ASI FIVA
Modello
Alpine A110 1600 SI/SC Berlinette da140 cv (1976 )
Colore
Carrozzeria e tetto Bleu Alpine (Bleu Neptune), interni in sky nero.
Caratteristiche
Motore posteriore longitudinale da 4 cilindri in linea, cilindrata 1605 cm3 8 valvole a 2 carburatori. Potenza max/regime 140 cv (103 kw) a 6.250 g/min. Regime massimo 7000 g/min. Coppia massima 157 Nm. Trazione posteriore, con cambio manuale a 5 rapporti. Velocità massima di 215 km/h con un accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 7.5 secondi. Peso 710 Kg a secco. Freni anteriori dischi da 260 mm. Freni posteriori dischi da 260 mm. Rapporto peso potenza di 5.8 Kg/cv. Cerchi in lega con pneumatici anteriori e posteriori da 185/70/13.
Anno
1976
Condizioni
Al Salone di Ginevra del 1973, l’Alpine A110 1600 S fu sostituita dalla versione SC (chiamata SI per l’esportazione). Questo modello adotta diversi elementi meccanici della A 310, presentata due anni prima. Esternamente, la SC si distingue a prima vista dalla precedente S per i bellissimi cerchi in lega presi in prestito dalla A310. Le ruote da 13 pollici erano dotate di pneumatici radiali Michelin XAS, utilizzati anche sulle monoposto di Formula France. Per questa nuova versione SC, il blocco da 1,6 litri della Renault 16 TS fu abbandonato a favore del motore 844-30 ( il modello esposto è 844-34 come da foto dimostrativa ) adattato per l’occasione dalla Renault 12 Gordini. Il blocco, anch’esso in alluminio, conservava l’architettura a quattro cilindri in linea con albero a camme montato lateralmente. La cilindrata era di 1.605 cm3 ed erogava 140 CV a 6.250 giri/min. con una coppia massima di 16,2 mkg a 5.450 giri/min. Il cambio anch’esso ereditato dalla R12 Gordini, aveva cinque marce sincronizzate e una retromarcia. Con questa propulsione e grazie al peso ridotto di 710 kg, l’Alpine A110 1600SC raggiungeva una velocità massima di 215 km/h (dati del costruttore). Quella che vi presentiamo è un esemplare molto bello e molto ben conservato. Il fascino senza tempo è scolpito nei volti di ogni appassionato di motori dalla sua nascita fino ad oggi. Grazie alla matita di un Italiano, Giovanni Michelotti” questo esemplare possiede delle linee molto leggere, sportive ed accattivanti, tutt’ora molto attuali. Dal punto di vista meccanico non presenta nessun tipo di difetto in quanto l’auto ha percorso solo 75000 km e totalizzato solo due proprietari, prendendone molta cura, sia nel rimessaggio della macchina sia nella manutenzione meccanica e nel mantenere l’auto negli anni il più originale possibile. La carrozzeria naturalmente non presenta difetti di ruggine poiché venne realizzata interamente in fibra di vetro e poliestere con un telaio portante in acciaio. Iscitta ASI e FIVA si presenta con targhe originali nere.
Curiosità
In poco tempo la Alpine A110 si è creata una solida reputazione gareggiando in tutti i rally nazionale, dove ha conquistato tantissime vittorie e portando al successo diversi dei futuri campioni francesi. Il Gruppo 4 ha permise di apportare molte modifiche, come i cambi speciali Tipo 364 e 353 con ingranaggi conici a richiesta, con o senza differenziale autobloccante, telaio rinforzato con trave di tredici centimetri, triangoli rinforzati, rapporto dello sterzo più diretto, serbatoio centrale, lunotto in plexiglas e paraurti aerodinamico in poliestere. Tra le versioni derivate dalla A110, vi fu anche la A210 che partecipò alla 24 Ore di Le Mans del 1966. Le prime versioni della Alpine fecero anche da “nave scuola” per numerosi aspiranti piloti, alcuni dei quali si affermarono a livello internazionale, come il brasiliano Emerson Fittipaldi, poi approdato in Formula 1. La vettura raggiunse la massima notorietà durante le stagioni 1970-72 gareggiando nel neonato Campionato Internazionale Costruttori, affermandosi come una delle più forti auto da rally del suo tempo.
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