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Mercedes-Benz 190 E 2.3 16 (W201) 185 cv (1984-›1987)

VENDUTA


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Modello
Mercedes-Benz 190 E 2.3 16 (W201) 185 cv (1984-›1987)

Colore
Carrozzeria Silver Smoke, interni nero pelle totale.

Caratteristiche
Motore anteriore longitudinale 4 cilindri in linea, cilindrata 2.299 cm3 16 valvole multipoint. Potenza max/regime 185 cv (136kw) a 6200 g/min. Coppia massima 235 Nm. Trazione posteriore + differenziale LSD a slittamento limitato, con cambio meccanico a 5 rapporti (+RM). Velocità massima di 230 km/h con un accelerazione da 0 a 100km/h in soli 7,8 secondi. Peso 1230 Kg. Cerchi in lega 15R. Freni anteriori dischi autoventilati da 273 mm singolo pistoncino pinze flottanti. Freni posteriori dischi solidi da 279 mm singolo pistoncino pinze flottanti.

Anno
1985

Condizioni
Denominata “ la signora dell’anello”. Tutti voi vi state facendo la domanda” cosa significa?”
L’anello è quello della pista di Nardò dove, trent’anni fa, nacque il mito della berlina che fece guerra alla BMW M3. All’interno dell’anello di Nardò diciotto piloti, trenta anni fa si passarono il testimone durante il record di percorrenza( e velocità) di 50.000 km, ecco alcuni dati: 247km/h di media. Basterebbe questo dato e non servirebbe altro da aggiungere per descriverla. Ma per i piu pignoli dobbiamo indicarvi anche le condizioni. Internamente i sedili il volante e il cambio si presentano in buone condizioni. La pelle è in ottimo stato dato i sui 85000 km. Proveniente da collezione privata, l’auto ha subito regolarmente un manutenzione ordinaria, e ultimamente gomme scarico e iniettori completamente nuovi. Di sicura rivalutazione. Il tetto apribile la rende ancor piu rara e soprattutto il colore argento fumo. Se la vettura era ineccepibile dal punto di vista qualitativo, ciò che mancava era una versione sportiva capace di dare brio alla gamma, che prevedeva solamente un 2.0 a benzina declinato nella variante a carburatore o a iniezione. A questo scopo, al Salone di Francoforte del 1983, venne presentata la nuovissima E 2.3-16. Per l’inaugurazione ufficiale, serviva un evento ad hoc, che potesse mettere in risalto le prestazioni della vettura, in una sfida appassionante e coinvolgente. L’idea giunse dai dipendenti dell’azienda, che proposero una gara sul nuovo circuito del Nürburgring, i cui lavori erano terminati da poco. Delle venti vetture allestite, dieci furono verniciate in argento Fumo e dieci in blu-nero Metallico. Un’occasione così esclusiva, richiedeva la partecipazione di concorrenti altrettanto prestigiosi: vennero invitati i personaggi di spicco del panorama F1 dell’epoca, oltre ad alcuni nomi storici della competizione. Fra questi, era presente anche Emerson Fittipaldi, che all’ultimo fu costretto a dare forfait visto il suo impegno nella 500 miglia di Indianapolis. Era necessario trovare un sostituto a cui affidare l’ultima 190 rimasta. L’intuizione venne a Gerd Kremer, allora capo del reparto marketing della Mercedes, che pensò di rivolgersi a un altro brasiliano, un giovane esordiente alla prima stagione in Formula 1 con la Toleman: un giovane chiamato Ayrton Senna. Correva il maggio 1984 quando Senna vinse la sua prima gara in Formula 1. A dirla tutta non era un vero e proprio Gran Premio, così come non era una monoposto la vettura su cui gareggiava, ma una Mercedes 190.

Curiosità

Il design di Sacco: per la W201 la dirigenza Mercedes investe cifre sostanziose e impone parametri precisi. La futura auto dovrà soddisfare i tradizionali requisiti di sicurezza, comfort e qualità di Mercedes ed aggiungere consumi ed emissioni ridotti per fare fronte alle sempre più severe disposizioni in materia ambientale, in particolare emesse dagli Stati Uniti. Per lo stile l’incarico di disegnare la vettura è affidato a un quarantenne italiano arrivato a Stoccarda in cerca di fortuna nel 1958 dopo la laurea al Politecnico di Torino e una breve esperienza alla Ghia. E’ Bruno Sacco, friulano classe 1933 che dopo 17 anni di gavetta sale al vertice del reparto design della Stella nel 1975. Un designer che influenzerà la produzione Mercedes per decenni iniziando proprio dalla W201. Modello per il quale traccia linee tese con tagli netti pensati non solo per l’estetica, ma pure per ottimizzare l’aerodinamica che, in effetti, raggiunge il ragguardevole Cx di 0,32.

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