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Porsche 911 Carrera 3.0 SC 200 Cv (1977) ASI – FIVA

VENDUTA


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Modello
Porsche 911 Carrera 3.0 SC 200 Cv (1977)

Colore
Carrozzeria colore “speciale” Ice (Silver) Green Metallic (cod. 266-9-3), interni tessuto tartan blu e neri in stoffa.

Caratteristiche
Motore posteriore longitudinale a 6 cilindri piatto ( Flat 6), cilindrata 2994 cm3 12 valvole iniezione. Potenza max/regime 200 cv (147kw) a 6000 g/min. Coppia massima 289 Nm a 4200g/min .
Trazione a propulsione (posteriore) anteriore con cambio a 5 rapporti meccanico. Velocità massima di 235 km/h con un accelerazione da 0 a 100km/h in soli 6.0 s . Cerchi in lega ATS in Ghisa pressofusa. Misure ant: 195/65 R 15 91W bruniti da 15′, post. 215/60 R 15 91W.

Anno
1977

Condizioni
Siamo in grado di presentare una rarissima Porsche: la 911 CARRERA 3.0, modello dedicato esclusivamente ad un pubblico di collezionisti ristretto.
La Porsche Carrera 3.0 del 1977 è un raro modello dovuto anche al ridotto numero di esemplari: 1473 (coupè con servofreno). Munita di parafanghi posteriori larghi, la versione sportiva della 911 è dotata ora del nuovo motore 930 con cilindrata di 2994 cm³ derivato dalla Carrera RS 3.0 (lo stesso della Turbo, ma privo di esso). La denominazione del nuovo modello divenne 911 Carrera 3.0. Nonostante le più stringenti normative relative all’inquinamento, e la tendenza alla riduzione dei consumi causata dalla crisi petrolifera, il nuovo motore 930/02 dotato dell’iniezione K-Jetronic era in grado di fornire alla Carrera 3.0 le stesse prestazioni della precedente versione 2.7, nonostante i minori consumi e le ridotte emissioni. Questo motore ha valvole di aspirazione e scarico di aumentato diametro e con una diversa fasatura più spinta, l’albero motore ereditato direttamente della versione da corsa 3.0 RS ed alcune migliorie che diedero all’unità una maggior prontezza ed elasticità d’uso. Il nuovo motore da 200cv aveva basamento in alluminio e cilindri in Nikasil, ma senza il turbo compressore la risposta era immediata e le elevate prestazioni della Carrera 3.0 più fruibili anche a piloti meno esperti, dotato anche di servofreno per la versione 1977. Lo specialista Paul Frère, definì la 911 Carrera 3.0 la migliore 911 di sempre, ne possedette ed utilizzò frequentemente un esemplare per decenni, finché non gli venne rubata negli anni 90. La sostituì con una rinnovata 911 serie 993. Le prestazioni della Carrera 3.0 erano paragonabili alla 2.7 grazie anche all’incremento della coppia disponibile già a regimi inferiori, nello specifico accelerazione 0–100 km/h in 6,1 secondi, 0–200 km/h in 27 secondi e 236 km/h di velocità massima. Questo esemplare si trova in ottime condizioni sia di meccanica che di carrozzeria e di ciclistica. Il tutto comprovato da numerose fatture presso il Centro Porsche di Milano, seguendo un minuzioso restauro. Come da foto l’esemplare è splendido e in ottime condizioni. Basta trovare un nuovo proprietario che sappia apprezzare l’esclusività e la bellezza del modello.

 

Curiosità
La Carrera 3.0 venne prodotta in versione coupé e targa fino al 1977 in un ridotto numero di esemplari, abbinata al cambio manuale 915 a 4 o 5 rapporti (3.691 esemplari prodotti) o al cambio automatico a 3 rapporti Sportomatic (dotata di motore 930/12 e solamente 58 esemplari prodotti). Nel 1978 una Porsche 911 Carrera 3.0 Gruppo 4 “privata” vinse il Rally di Montecarlo con il pilota Jean-Pierre Nicolas, battendo le vetture dei Team ufficiali del calibro della Lancia Stratos HF di Sandro Munari. Raramente un pilota privato riesce a battere le vetture ufficiali, ciò è avvenuto solo 2 volte nella storia del Rally di Monte Carlo. Questa versione fu prodotta esclusivamente per il mercato europeo, la grande fruibilità, le elevate prestazioni, il palmares sportivo e il ridotto numero di esemplari prodotti, fa sì che la Carrera 3.0 sia oggi una vettura da alta collezione, molto apprezzata e ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.

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